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11 marzo 2012 7 11 /03 /marzo /2012 22:06

 

 croceLettura biblica: Atti 11:26

 

Ed avvenne che per lo spazio d'un anno intero partecipassero alle adunanze della chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e fu in Antiochia che per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani”.

 

Oggi, secondo la nostra cultura, tutti sono chiamati cristiani, ciò vale ad affermare che non siamo animali, guai se non si usa quest'aggettivo, quando ci si rivolge ai nostri simili In ogni caso e ragionamenti. Questo termine, tuttavia, rimarrà per sempre esclusivo e appropriato solo per quelli che sono: “Veri” seguaci di Cristo. In seguito, col passar dei secoli e l’espansione della chiesa cattolica ed evangelica in varie nazioni, questo nome: “Cristiano”, diventò un titolo di gloria anche per i falsi discepoli di Cristo. Per quelli che rimasero fedeli agli insegnamenti del Vangelo, spesso, fu solo un contrassegno di disprezzo e causa di persecuzione cruenta per il legame con Gesù Cristo.

Ai tempi apostolici, in un dialogo di Paolo e il re Agrippa, questo esclamò, con ipocrisia e sarcasmo! “Per poco non mi persuadi a diventare cristiano…” (Atti 26: 28). Ogni sostenitore della verità del cristianesimo, in ogni caso, deve agire con coerenza nella sua vita, seguendo quell’etica tipica nelle attività quotidiane, altrimenti la sua religiosità, quella sola d’apparenza, risulta inutile. “Se uno è religioso, ma non tiene a freno la sua lingua, inganna se stesso“ (Giacomo 1:26). Non so se tu, uomo o donna, giovane o ragazzo, qualche volta hai riflettuto sulla definizione giusta del nome “Cristiano”. La Sacra Bibbia ci dà delle chiare illustrazioni a riguardo. I discepoli di Gesù furono chiamati per la prima volta “Cristiani” nella città d’Antiochia, (Atti 11: 26). Chiamati così, perché parlavano di Cristo come il Signore e Salvatore e seguendo il suo insegnamento, ovunque andassero. Cristiani, quindi, per appartenenza a Cristo. Ciononostante è anche probabile che quest’appellativo sia stato utilizzato per metterli in ridicolo e insultarli; in ogni caso, tutto ciò non cambiò di certo l’impegno e la responsabilità di quei primi credenti, praticanti ma maltrattati per seguire la verità.

L’essere chiamati cristiani… avendo l’attitudine e fedeli alla dottrina del Vangelo, pur essendo perseguitati è sempre un nome vincente. “Se uno soffre come cristiano, non se ne vergogni, anzi glorifichi Dio, portando questo nome” (1 Pietro 4:16). Ritieni per buona l’esortazione che l’Apostolo Paolo rivolge a Timoteo suo figliolo in fede: “Ma sii d'esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta, nell'amore, nella fede, nella castità” (1 Timoteo 4:12). Il Cristiano fa parte della chiesa di Cristo che molto presto sarà traslata in paradiso nella gioia eterna. Paolo termina il suo dire a Timoteo, dicendo... “Se mai tardo, affinché tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa dell'Iddio vivente, colonna e base della verità” (1 Timoteo 3:15). Paolo esorta la chiesa in Filippi, “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi” (Filippesi 4:9). E ai Galati dice, “Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo” (Galati 6:9).

 

 

 

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